Spesso facciamo una gran fatica per comprare lo smartphone dei nostri sogni, poi un bel giorno, per una banale caduta dal comodino, dalla borsa o semplicemente perchè ci è scivolato di mano, mandiamo in frantumi il display. Lo facciamo letteralmente a pezzi e ci ritroviamo tra le mani un oggetto ormai inutile col vetro completamente rotto, lontano anni luce dal vecchio splendente gioiello che avevamo un minuto prima fra le mani. Inutile dire che piangere sul latte versato non porta a nessuna soluzione. Piuttosto conviene pensarci prima, acquistando una banalissima cover da cinque euro per evitare il danno del vetro rotto. Dunque, occorre far tesoro dell’esperienza (e quella di rompere il vetro di un cellulare è cosa assai comune) e pensare subito al passo successivo. Le possibilità sono due:
- Ci teniamo il cellulare col vetro ormai in frantumi, a patto che il display risponda ancora ai nostri comandi touch.
- Provvediamo alla sua riparazione
Vetro rotto del cellulare Samsung
Qualora optassimo per la seconda soluzione è bene tenere a mente che non sarà certo una scelta facile, da fare con leggerezza. Perchè questa prevede anche un certo dispendio di denaro, per via del display. Il display è infatti un componente davvero critico, anzi il più critico di uno smartphone full-touch e quando si rompe un vetro del cellulare e va sostituito il display, questo può costare quasi quanto un terzo del prezzo complessivo del cellulare stesso. Secondo un’indagine sui prezzi (IVA inclusa) relativi alla riparazione di alcuni modelli Samsung si potrebbero spendere dai 195 euro per un Samsung Galaxy S4 a 300 euro per un Galaxy S9.
Vetro del cellulare rotto: la garanzia
Arriviamo adesso al nocciolo della questione, ovvero: la garanzia. E’ possibile fare in modo che il vetro o il display rotto rientrino nella garanzia? Ebbene, nella maggior parte dei casi la cosa non va a buon fine per il cliente. Questi infatti si potrebbe salvare in extremis adottando due possibili soluzioni.
La prima: sfruttare la carta del “difetto congenito”. In altre parole, si può urlare al difetto della scocca del cellulare che sfortunatamente ha provato la rottura del vetro o del display. Molti utenti hanno utilizzato questa “tattica” ed hanno ottenuto la garanzia dello smartphone.
La seconda: inventarsi la balla della caduta alla prima apertura. Ovvero si può far credere che il cellulare sia caduto per pura fatalità nel momento stesso in cui l’abbiamo tirato fuori per la primissima volta dalla sua confezione e si sia irrimediabilmente danneggiato il vetro (o lo schermo). Possiamo per davvero tentare questa strada, senza però entrare troppo nei dettagli, quando andiamo a descrivere l’incidente. Creare scene surreali e da sapore alquanto paranormale non ci aiuterà affatto.
Eccetto queste uniche due possibilità, tutti gli altri tentativi risulteranno vani e gli utenti saranno costretti a pagare per la riparazione del vetro rotto del proprio cellulare. Questo perchè è davvero molto difficile far rientrare il danno (soprattutto al display) nella garanzia, nel caso in cui il dispositivo non fosse coperto da essa. Ma se riuscite a giocarvi bene i vostri assi nella manica potete riuscirci.
Qualora poi voleste optare per una soluzione fai-da-te, beh, prestate moltissima attenzione.
Vetro rotto del cellulare della huawei
Così come per i Samsung, anche vetri e display della Huawei costano parecchio, qualora non potessimo fare affidamento alla garanzia e l’assistenza tecnica per ripararlo ci ha chiesto un sacco di soldi.
Dunque quale potrebbe essere la soluzione alternativa? La più complessa, come suddetto. Quella per cui occorre prestare moltissima attenzione. Tuttavia non è un’impresa impossibile. Il fai-da-te. Basta comprare su e-Bay l’intero pezzo del display, più il touch system, più la frame (ovvero la “cornicetta” attorno allo schermo). Costo? Appena 32 euro. Fattibile. Dopodiché occorrerà aprire il cellulare, staccare tutti i componenti, aiutandosi con un classico asciugacapelli, per scollarli dalla loro base e poi pian piano e con certosina attenzione, rimontarli tutti sulla nuova base, la quale è anche provvista di adesivi per reincollarli con precisione, uno per uno.