Molte persone ritengono che lo psicologo sia qualcuno che ti salva letteralmente la vita quando non riesci più a tenere sotto controllo la tua emotività e quindi hai la percezione di star raggiungendo (o di aver toccato) il fondo. Purtroppo, anche se l’aiuto da parte di uno psicologo può essere molto importante in tal senso, in realtà è sbagliato pensare che questo professionista debba essere trattato come un Dio, capace di fare miracoli e quindi di cambiare da un momento all’altro la tua vita, in meglio: la realtà, infatti, è molto diversa da come spesso viene immaginata, ed è per questo motivo molto importante cercare di muoversi nella giusta direzione.
Quando si comprende di avere un problema che necessita dell’aiuto e del supporto da parte di uno psicologo, si dovrebbe prima di ogni cosa evitare di fare riferimento ad un professionista qualsiasi, pensando che uno vale l’altro: in realtà, infatti, tra lo psicologo ed il paziente si deve instaurare un rapporto di fiducia, sintonia ed empatia che non sempre dipende necessariamente dalla professionalità e dalle competenze dello psicologo, ma più spesso dipende solo da una sensazione “a pelle”. Il paziente deve percepire di potersi affidare del tutto allo psicoterapeuta; ed allo stesso modo, quest’ultimo dovrà essere certo della fiducia del suo paziente, per lavorare nel modo corretto.
Un altro errore che spesso viene commesso da chi si affida ad uno psicologo bravo come Giulio Borla di studiolevele, è pensare che sia sufficiente una seduta, al massimo due, per ripristinare una situazione di equilibrio: questo comportamento equivale a sostituirsi allo psicologo stesso, pensando di sapere esattamente di cosa si ha bisogno per stare meglio e per guarire dal disturbo che ci ha portato fino a lì. Questo ci porta anche a fare considerazioni sbagliate, e quindi a non comprendere quanto, in realtà, sia necessario non pretendere “tutto e subito” ma comprendere che la guarigione della mente è esattamente come quella del corpo: richiede tempo e pazienza, e non certo fretta o ansia, perché il rischio sarebbe addirittura quello di peggiorare le cose.
Partendo da questi importanti ed innegabili presupposti, bisogna pertanto capire quali sono i ruoli, i compiti e le mansioni di uno psicologo: in cosa può esserci davvero di supporto e di aiuto un professionista come questo?
Lo psicologo è una persona che ha studiato per mettere in atto interventi di prevenzione, diagnosi o trattamento del disagio psicologo oppure emotivo, a partire dallo studio dei processi cognitivi e psichici di una persona e dall’utilizzo di appropriati strumenti di sostegno psicologo ed emotivo: questo vale non solo per il singolo individuo che può fare riferimento all’aiuto dello psicologo per tenere sotto controllo, curare o guarire problemi e disagi emotivi ed anche psicologici, ma anche per le coppie, per gruppi oppure per comunità.
Il fine ultimo dello psicologo è quello di favorire il miglioramento del benessere psichico, sociale, relazionale ed individuale dei suoi pazienti, agendo con specifici strumenti che possono aiutare in tal senso in diversi contesti (quindi, non solo quello individuale, attraverso il colloquio, ma anche quello della famiglia e della società).
Il primo strumento utilizzato dallo psicologo è proprio il dialogo: attraverso il colloquio psicologico, egli può essere in grado non solo di aiutare il paziente a liberarsi da emozioni e sensazioni che creano un disagio o che favoriscono una situazione di malessere, ma anche di conoscere la personalità dell’individuo e comprendere quali sono i suoi punti di forza e di debolezza. In tal senso, viene in aiuto anche il test psicologico, supportato dall’osservazione e dall’ascolto: lo scopo è sempre quello o di contrastare eventuali problemi latenti, oppure di mirare ad una totale e completa guarigione dal disagio o problema psichico.