Ogni quanto tempo ci si dovrebbe sottoporre ad una pulizia dei denti? Si tratta di un’operazione dolorosa o fastidiosa? E quanto dura? Come dovrebbe essere fatta una buona pulizia dentale per dire che è eseguita nel migliore dei modi e senza particolari problemi? Si tratta di domande importanti, che spesso una persona tende a porsi, ed è fondamentale rispondere a questi quesiti in maniera da essere certi di fornire una informazione quanto più possibile corredata di dettagli ed informazioni: la pulizia e l’igiene della nostra bocca sono infatti fondamentali per evitare disturbi, ed in particolar modo per tenere sotto controllo la nostra salute orale e far sì che ogni fastidio più o meno importante possa essere prevenuto.
Prevenire è meglio che curare, e questo (come sappiamo) lo dicono tutti i dentisti. Un modo giusto ed efficace per prevenire consiste chiaramente nel sottoporsi di tanto in tanto ad un controllo dentistico, in maniera da tenere sotto controllo eventuali carie o problemi che potrebbero peggiorare con il tempo e dare vita a problemi ancor più importanti da affrontare.
Cos’è la pulizia dei denti e come scegliere il dentista se sei di Bari
La pulizia professionale è nota, nel gergo professionistico, come detartrasi professionale: è un tipo di pulizia approfondita che viene in genere praticata dall’igienista dentale, che si serve di alcuni particolari strumenti che consentono di effettuare una pulizia non solo efficace ed approfondita (molto più di quanto non riesca un normale spazzolino) ma anche un controllo generale della bocca e del cavo orale.
Abbiamo risposto, in questo modo, alla primissima domanda, quella su che cosa sia in effetti una pulizia dei denti professionale fatta da un dentista di qualità. Ma ci sono anche molte altre domande a cui è bene rispondere i modo approfondito per consentire a chiunque di conoscere la validità e l’importanza della detartrasi. Una pulizia approfondita dei denti è un metodo efficace anche dal punto di vista della prevenzione, prima di tutto perché permette di prevenire carie o malattie gengivali nel lungo termine, ma anche perché consente di tenere sempre sotto controllo la situazione della bocca e del cavo orale del paziente, facendo in modo che, qualora vi sia un problema già evidente, si possa intervenire in tempo.
Se sei di Bari puoi far riferimento al dottor Vacca del sito dentista Bari. Intervenire in tempo contro una carie o una patologia a carico di denti o gengive è fondamentale per ridurre rischi e complicanze, tra cui, non dimentichiamo, purtroppo si può annoverare anche la perdita del dente, oltre al coinvolgimento (purtroppo possibile) degli altri denti vicini.
Quali sono i vantaggi della pulizia dei denti
I vantaggi della pulizia dei denti, quindi, sono:
- Pulizia completa da tartaro, placca e batteri all’interno della bocca, ed in particolare lì dove lo spazzolino non arriva durante le pratiche di igiene quotidiana;
- Sbiancamento naturale dei denti, che subito dopo la pulizia appaiono molto più bianchi e puliti;
- Riduzione di possibili infiammazioni a carico delle gengive, patologie a carico dei denti come carie, ma anche tartari, placca e batteri che potrebbero attaccare i denti;
- Ottima soluzione contro l’alitosi, un disturbo al giorno d’oggi ancora troppo frequente e causato, spesso, per lo più da una pulizia errata o insufficiente della bocca.
I vantaggi della detartrasi professionale sono così tanti che è lecito pensare che la pulizia vada effettuata con una certa frequenza, perché solo così possiamo goderne al meglio ed essere anche certi di affrontare per tempo delle patologie che diventerebbero importanti e rischiose se non adeguatamente trattate.
Ogni quanto tempo è bene sottoporsi ad una pulizia dei denti
Pertanto, per rispondere anche alla lecita domanda sulle tempistiche. E cioè, ogni quanto tempo ci si dovrebbe sottoporre ad un trattamento di pulizia dentale professionale? Ovviamente, per fornire una risposta quanto più possibile precisa, si può dire che tendenzialmente la detartrasi andrebbe fatta almeno una volta l’anno, anche se molti dentisti consigliano di sottoporvisi circa ogni sei mesi: questo tempo è ottimale per tenere sempre sotto perfetto controllo anche l’insorgere di eventuali disturbi o patologie a carico dell’apparato masticatorio, ed evitare di dover correre dal dentista quando ormai i denti fanno male o è necessario intervenire in un modo più doloroso o fastidioso.
Ovviamente, questi sono tempi generali che riguardano una corretta igiene orale, ma è anche importante ricordare che, qualora vi siano problemi particolari, potrebbe essere anche necessario restringere i tempi tra una detartrasi e l’altra. In alcuni casi, infatti, per tenere sotto controllo infiammazioni gengivali o altre patologie, il dentista consiglia al proprio paziente di sottoporsi ad una pulizia dentale (con controllo consequenziale dell’apparato masticatorio e della bocca) circa ogni tre mesi.
È un trattamento doloroso? E come viene effettuato?
Tendenzialmente, non vi sono fastidi o dolori tali per il paziente da dover ricorrere all’anestesia locale. In linea di massima, infatti, salvo casi o situazioni specifiche o particolari, il paziente riesce sempre tranquillamente a sopportare quel leggero fastidio che può derivare dal trattamento: bisogna però dire che talvolta, se le placche ed il tartaro sono particolarmente resistenti, il fastidio potrebbe essere maggiore del solito. È anche per questo motivo che si consiglia sempre di sottoporsi alla pulizia dei denti nei tempi indicati dal proprio dentista ed affidarsi completamente ai suoi consigli: in questo modo, si eviterà la formazione di placche resistenti e si riuscirà sia a dimezzare i tempi della detartrasi, sia a sentire meno fastidio.
Il trattamento, quindi, non è di per sé doloroso, ma occorre comunque precisare che se ci si sottopone ad una pulizia dei denti nei tempi indicati dal proprio dentista, si può ridurre ancora di più il fastidio generato dal trattamento in sé.
Come viene eseguita dal dentista la pulizia professionale?
Per rimuovere perfettamente la placca e il tartaro dai denti, migliorando così l’igiene orale del paziente, vengono eseguiti diversi passaggi. La durata totale della detartrasi varia a seconda dello stato iniziale dei denti e del cavo orale, ma in linea di massima non supera un’ora.
Prima di tutto, l’igienista si prepara a rimuovere, con appositi strumenti (tra cui anche uno strumento con punta affilata detto curette), le incrostazioni di placca e di tartaro che in genere si annidano nelle fessure tra un dente e l’altro e ancor di più in quelle difficili da raggiungere con lo spazzolino: si calcola che in linea di massima la maggior parte delle carie si presenti proprio in questi punti, ed è anche per questo che è bene insistere con una pulizia profonda dei denti.
Dopo aver rimosso il tartaro residuo, vengono anche eliminate le macchie sulla dentatura utilizzando un prodotto specifico, che ha proprio lo scopo di sciogliere le sostanze che macchiano i nostri denti (fumo, caffè ed alcune bevande o alcuni tipi di alimenti che consumiamo nella nostra routine quotidiana sono spesso responsabili della formazione di queste macchie). Infine, si procede alla lucidatura dei denti, e si applica una mascherina con il fluoro: quest’ultima serve sia a rafforzare l’apparato masticatorio e i denti, sia a prevenire la formazione di carie o infiammazioni.
L’ultimo step è il risciacquo generale, che avviene per mezzo di acqua e/o collutorio: serve per eliminare eventuali residui rimasti nella bocca, e terminare quindi l’operazione di pulizia professionale, al termine della quale si consiglia in genere al paziente di non assumere cibo o bevande zuccherate per un’ora.