Nel 2025 l’intelligenza artificiale si conferma come una delle forze trainanti del cambiamento nel settore dell’intrattenimento. Le sue applicazioni si stanno moltiplicando, trasformando radicalmente l’esperienza degli utenti nei diversi ambiti culturali e ricreativi.
Passando in rassegna i settori in cui l’AI può essere davvero innovativa, il mondo dei videogiochi è sicuramente toccato da queste novità. Il gaming in senso lato conta una pluralità di sottoinsiemi ed è innegabile come gli sviluppi tecnologici, da sempre, hanno avuto un impatto tangibile su questi: l’utilizzo di AI può migliorare la giocabilità a tutti i livelli, sia che si tratti di app sia in piattaforme web con tutti gli svariati giochi da casino che includono, ma anche titoli più tradizionali legati, ad esempio, ai giochi di carte come poker e briscola. Volendo però scendere più nello specifico riguardo a possibili novità nell’applicazione di AI, il riferimento può andare agli NPC intelligenti in generale al gameplay adattivo nei videogiochi. Nel corso del 2025 si va a consolidare il trend di un’intelligenza artificiale che va a rivoluzionare l’interazione tra giocatori e personaggi non giocanti (NPC) nei videogiochi. Grazie a modelli linguistici avanzati e reti neurali evolute, gli NPC sono ora in grado di sostenere conversazioni fluide, reagire dinamicamente al comportamento del giocatore e prendere decisioni in tempo reale. Questa innovazione permette la creazione di mondi di gioco più immersivi e imprevedibili, con storie che si sviluppano in modo non lineare. Titoli recenti hanno introdotto sistemi di gameplay adattivo, dove il livello di difficoltà, la trama e persino l’ambiente si modellano in base allo stile di gioco dell’utente, aumentando a dismisura la personalizzazione e soprattutto la rigiocabilità, rendendo il titolo sempre nuovo ad ogni utilizzo.

Tra le innovazioni chiave che potrebbero verificarsi nel corso del 2025 si ritrova un interessante trend che appare sempre più in voga, vale a dire l’uso dell’AI per la creazione di musica su misura. Nello specifico si intende unagenerazione automatica di colonne sonore nello streaming musicale, ma come avviene? Le piattaforme di streaming stanno adottando algoritmi in grado di generare colonne sonore personalizzate basate sull’umore, sull’orario della giornata o sulle attività svolte dall’utente. Nel 2025 si osserva un’espansione di questa tecnologia anche nel contesto della musica “dinamica”, che si adatta in tempo reale a parametri fisiologici o ambientali rilevati da dispositivi smart come smartwatch o smart ring.
Una delle innovazioni più attese nel settore dello streaming televisivo e cinematografico è l’uso dell’AI per il doppiaggio automatizzato. Nel 2025, diversi servizi stanno implementando sistemi che non solo traducono i dialoghi, ma ricreano perfettamente le espressioni vocali originali, sincronizzando i movimenti labiali in tempo reale. Questo consente la fruizione di film e serie in più lingue, con un livello di naturalezza mai raggiunto prima. Si tratta di una svolta per la distribuzione globale dei contenuti e per l’accessibilità linguistica.
Nel mondo del cinema, l’AI è entrata nei processi creativi, aprendo non pochi dibattiti in merito. Nel 2025, alcuni studi di produzione utilizzano sistemi di intelligenza artificiale per la scrittura di soggetti e sceneggiature, identificando strutture narrative efficaci sulla base di big data e tendenze di consumo. Parallelamente, il montaggio video assistito da AI consente di realizzare versioni alternative di un film, selezionando automaticamente inquadrature, ritmo e colonna sonora in base al target previsto. Sebbene la supervisione umana resti centrale, queste tecnologie stanno accelerando i tempi di produzione e ampliando le possibilità narrative con un notevole risparmio di tempo e denaro per le grandi multinazionali che operano nel settore.
Le innovazioni però possono riguardare anche il campo della cultura: il 2025, infatti, segna l’emergere di mostre guidate da AI, dove l’esperienza del visitatore viene modellata in tempo reale. Musei e gallerie adottano sistemi intelligenti che propongono percorsi personalizzati, interpretano le reazioni emotive del pubblico e suggeriscono opere in base ai gusti individuali, puntando anche in questo caso ad una centralità sempre maggiore del singolo soggetto che prende parte alla mostra.